Era il World Voice Day 2014, ero appena diventata mamma di Edoardo e avevo organizzato un evento dedicato a tutte le donne che come me erano appena sbocciate madri. Fu un’esperienza magica, dove la musica si è fusa con le ninna nanne, ricordi e lacrime di un gruppetto di madri tanto emozionate quanto scombussolate. Poi mio figlio cresce e penso che sia venuto il momento di creare in Atelier un corso di canto per neonati e bambini, bambine piccoli/e.
Da questa esperienza, come insegnante e come mamma, ne ho tratto questi sei consigli, che dedico a te che leggi e tutte le voci bambine del mondo, soprattutto quelle non ascoltate.
Sii la prima promotrice, il primo promotore, di ascolto.
A casa, in auto o a passeggio. E con musica non intendo solo l’ascolto di un cd, ma soprattutto l’ascolto di ciò che ci circonda. Insegna a tuo figlio, a tua figlia, a distinguere suoni e rumori, giocate a riconoscerli ad occhi chiusi in una piccola sfida che permetterà anche a te di riconnetterti con ricordi e sensazioni, che sono proprio lì dentro alla tua memoria. Non esistono generi musicali migliori di altri. Esiste buona musica e cattiva musica (ma la seconda categoria non ci interessa affatto). Vai con l’ascolto di musica complessa (perché è meglio delle canzoncine di YouTube) e crea un ambiente sonoro ricco di stimoli intorno al tuo bambino, alla tua bambina.
Ormai molti Teatri offrono nella loro programmazione numerosissime occasioni di concerti dedicati ai più piccoli. Cito su tutti, dalle mie parti, la rassegna Grandi Spettacoli per Piccoli del Teatro alla Scala di Milano. I prezzi sono abbordabilissimi (i bambini pagano solo 1 euro!) e le programmazioni adatte alla loro età e alla loro resistenza. Io l’ho provata con mio figlio: un’emozione incredibile!
Trasmetti i tuoi gusti e sii pront* a sperimentare.
Trovo fondamentale che una bambina, un bambino, abbia la possibilità di assorbire il gusto musicale dei propri genitori e parenti. Non c’è ricchezza migliore della trasmissione di una vibrazione musicale, di quella pelle d’oca, di quell’occhio lucido che solo la nostra musica preferita sa darci. Al contempo, sperimentiamo con i nostri bambini e le nostre bambine: ascoltiamo nuovi generi, fermiamoci ad osservare quel busker che suona per strada, andiamo insieme ad un concerto. Con internet, possiamo ascoltare musica da tutto il mondo, in tutte le lingue a costo praticamente zero: approfittane e fanne una buona abitudine familiare, un piccolo rito da condividere, per creare bei ricordi.
Accompagna il tuo bambino, la tua bambina, a provare uno strumento.
Ti assicuro che anche nel tuo paese, o a pochissima distanza da te, c’è una scuola, una banda, un’orchestra, un musicista, un luogo dove puoi trovare uno strumento musicale da far provare a tuo figlio. Prova una lezione online pensata apposta per i più piccoli. Ci sono i musei dove si possono vedere gli strumenti di cento anni fa (il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, ad esempio) e ci sono quelli che il nonno conserva in soffitta. Oppure costruiteli insieme con materiali di riciclo.
Promuovi la pratica in casa.
O altrimenti detto: permetti che tua figlia, tuo figlio possa cantare/suonare in casa e ascoltare musica, anche quando è impegnato in altre attività come il gioco o il pranzo. Per una volta possiamo spegnere la tv ed accendere il giradischi! Lascialo liber* di esprimersi, di fare che l’arte diventi il suo punto di riferimento, la musica il suo conforto. Ma non dimenticare di stabilire regole ed orari per una buona convivenza in famiglia e con i vicini!
Suona e canta con i tuoi figli.
Non importa che tu sia un/’ espert* o un/a semplice appassionat*, se sai cantare o sai suonare puoi, anzi devi!, far pratica con il tuo bambino. Questo non significa che i tuoi figli seguiranno le tue orme, ma è certo che avranno maggior rispetto e maggior considerazione per la musica e per l’arte in generale. Noi genitori siamo modellatori: facendo conoscere a tuo figlio, tua figlia, la tua passione, gli/le permetterai anche di conoscere meglio te. Inoltre avrai creato così un ambiente ricco di stimoli musicali, che potrà nutrire enormemente il talento di tuo figlio.
Scegli per tuo figlio, tua figlia, il miglior insegnante possibile.
Presta attenzione: non il migliore in assoluto. Il migliore possibile. Quello che ti puoi permettere per assicurare continuità allo studio. Quello più vicino, perché sappiamo quanto è complesso conciliare gli impegni di tutta la famiglia. Quello di cui hai verificato le competenze e di cui hai fiducia. Ma soprattutto, colui o colei che è in grado di sintonizzarsi con il tuo bambino, la tua bambina.
Segui tua figlia, tuo figlio, nella pratica quotidiana a casa. Fagli sentire che sei partecipe e che ti interessano i suoi progressi. Non sgridarlo se non pratica ma coltiva il suo desiderio di suonare e cantare ogni giorno: il rimprovero e la costrizione all’esercizio sono quanto di più deleterio ci sia per lo sviluppo delle abilità del bambino, che una volta demotivato non amerà più la pratica musicale. Dedica un momento nel weekend per un piccolo concertino “home made” senza stress: i benefici di questo investimento ricadranno positivamente su tutti.
Vuoi approfondire e/o iniziare un percorso di canto con me? Prenota il tuo colloquio informativo.
Leggi anche:
Cosa cercare quando cerchi un corso di canto o di musica per tuə figliə.
Come accendere in tuo figlio l’amore per la musica.
Come capisco se miə figliə è portatə per il canto?
Muta vocale in pre-adolescenza: scopriamola insieme
Strumenti musicali per bambini e bambine: cosa scegliere?
I vantaggi del canto per i bambini: più di un semplice svago
Musicoterapia e lezioni di canto sono la stessa cosa?